Ogni volta che perdoniamo sciogliamo e liberiamo noi stessi e l’altro da una briglia che ci impedisce di manifestare a pieno la nostra vita. Perdonare sé stessi è il passo più difficile perché raramente ci viene insegnato sin dall’ infanzia, ma anche risentimenti, rimpianti ecc., sono vere e proprie corde che ci tengono legati a persone e/o situazioni che, o non hanno più ragione di esistere e pertanto devono essere rilasciate o guarite e rigenerate per poter evolvere e svilupparsi armoniosamente.
Non importa quanto lontani nel passato possano essere gli eventi da perdonare. Spesso si pensa che tagliando con il passato si è fatta piazza pulita. In verità più spesso di quanto si creda tagliare, lasciare fuori dalla porta ciò che ci ha fatto soffrire o arrabbiare non significa affatto averlo lasciato andare, e lavorare sul perdono ci aiuta a prenderne coscienza. Vi sono diversi modi di approcciare al perdono, in base al proprio carattere e forma mentale e modalità di elaborazione, preghiera, meditazione, visualizzazione sono solo alcuni. Ognuno può trovare quello più adatto a sé, buon lavoro dunque.
Luce sia.